Museo "Assi dell'Aeronautica" - Edificio Scolastico Giuseppe Restaini

Data di pubblicazione:
06 Aprile 2021

Il Museo civico “Assi dell’Aeronautica – Sezione S.T. A.Fumo” si trova presso l’edificio scolastico “Giuseppe Restaini” in via Domenico Menta ed è stato istituito attraverso la delibera del Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica dell’1 Marzo del 1986. Con il tempo questa istituzione ha voluto sottolineare ed ufficializzare il valore e l’apporto verso la comunità locale assumendo la dicitura di “Civico” rafforzando ancora di più il legame con la tradizione di Roccagorga, della quale si fa custode e cultore (L’Amministrazione Comunale ha instaurato, tra l’altro un patto di gemellaggio con il Nono Stormo Francesco Baracca il 9 Novembre del 1986). La posizione odierna è stata raggiunta dopo un cammino lungo e tortuoso: il museo è stato ospitato prima presso il palazzo Doria Pamphili e, successivamente, in alcune stanze della casa comunale per poi raggiungere la collocazione attuale.

Creatore e curatore di questo piccolo gioiello l’Uff. T.O. Giuseppe Centra, Rocchiggiano Doc e cultore con sentimento e passione della storia e dei tesori della storia dell’Aviazione Italiana. È per merito suo che i cittadini del posto e tutti i visitatori che sono passati e che passeranno possono godere di un luogo senza eguali. Il museo raccoglie, in uno spazio ridotto ma ottimizzato magnificamente, una innumerevole mole di testi, cimeli, documenti fotografici e unicità davvero notevoli tra le quali non possiamo certamente dimenticare di citare il diario di Francesco Baracca. Il percorso museale trasforma la visita in un viaggio all’interno di una parte della storia del nostro paese, che in pochi hanno avuto il coraggio e la dedizione di elogiare. Attraverso l’ausilio delle immagini ci limitiamo ad elencare quelle che sono le sezioni e le mostre presenti all’interno di questo luogo speciale, sperando di invogliare il lettore in una visita che consigliamo caldamente e della quale è impossibile restare insoddisfatti.

Il viaggio comincia subito lungo il corridoio che porta al cuore del museo: la mostra permanente sul Generale Umberto Nobile porta l’osservatore ad introdursi nei meandri di una storia affascinante e coinvolgente, arricchita dai cimeli dell’esposizione sui 150 anni della Italia Unita e dai reperti dell’esposizione dedicata alla civiltà contadina locale alla quale la mostra sul generale Nobile, fisicamente, si collega nel tentativo (riuscitissimo) di creare un unicum non solo temporale ma anche fisico preparando gli occhi del fruitore ad un lavoro eterogeneo che abbraccia locale e globale, storie di piloti e di cittadini. Il centro funzionale del museo è una bomba di esperienze sensoriali: lo spettatore viene sommerso da un insieme gigante di informazioni e reperti senza che se ne saturi, soprattutto grazie al lavoro certosino di Giuseppe Centra, che deliziosamente è riuscito a creare un circuito espositivo che non aggredisce ma che, al contrario, riesce ad abbracciare lo spettatore delicatamente, così da rilasciare le sensazioni e le informazioni, centellinandole, senza mai stancare.

Da ricordare le bacheche sulle due guerre mondiali, sulla guerra di liberazione dense di reperti e documenti originali e corredate da cimeli capaci di suscitare le curiosità più sfrenate anche negli animi meno avvezzi. Pezzo forte della mostra, insieme al già citato diario del Generale Baracca, è la ricostruzione fotografica e documentaria dell’incidente aviatorio del 10 Novembre 1936, quando un Savoia Marchetti dell’Aeronautica militare, partito da Campino e diretto a Palermo, si schiantò per un’avaria sul centro abitato di Roccagorga, causando, tra gli altri, la morte del secondo pilota S.T. Pilota Andrea Fumo, del quale si conserva la sciabola originale donata dalla famiglia, che nel tentativo di mettersi in salvo, si schiantò nelle campagne appena fuori il centro abitato senza che il paracadute potesse metterlo in salvo. Sul sentiero di uscita, è possibile ammirare la collezione dei calendari dell’Aeronautica Militare 1993-2012 che accompagna il visitatore lungo una linea temporale in continuo divenire. Da sottolineare, infine, la più che fornita biblioteca interna che conta circa 300 volumi sull’Aeronautica Italiana e la sua storia.

Il grande lavoro e la straordinaria cura di Giuseppe Centra regalano al visitatore un pezzo di storia locale e globale, spesso troppo opacizzato da modernità e secolarizzazione. Visitare questo museo vuol dire immergersi in una esperienza che abbraccia due secoli di storia, che ha come obiettivo principale quello di donare al visitatore la consapevolezza dell’appartenenza e della condivisione di determinati eventi che fanno parte della sue radici e del suo divenire.

Il museo si visita su prenotazione da effettuare direttamente presso il curatore, Giuseppe Centra, al numero 389 9612662 - 0773 959098

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 27 Marzo 2024