A circa a 800 metri sul livello del mare, ai piedi di una sorgente d'acqua e circondato da una folta vegetazione si erge l' Eremo di S. Erasmo.
Esso rappresenta per la popolazione rocchigiana luogo di culto del Santo Patrono;infatti alla cima di esso vi è una piccola chiesa e un complesso, probabilmente un ex convento, oggi è divenuto punto di ristoro per i visitatori.
A questo pio luogo, immerso nella solitudine della montagna, provvedeva in passato il Capitolo della chiesa di Roccagorga con l'ordinaria manutenzione protrattasi fino al 1770 circa.
Successivamente è subentrata la "magnifica comunità" locale che ha ben salvaguardato tutto il complesso del fabbricato fino alle soglie della prima guerra mondiale rispettando soprattutto il modello della costruzione fatta in pietra locale.
La piccola chiesetta a pianta rettangolare e navata unica ha un piccolo presbiterio con balaustra in ferro battuto. Sull'altare un affresco raffigura S. Erasmo in abiti vescovili, una statua e numerosi ex voto.
Nella sagrestia è collocata una lapide a ricordo di quando alcuni cittadini vi nascosero, per sottrarlo al saccheggio dei tedeschi, il busto di S. Erasmo.
Quest'eremo esercita da secoli un forte richiamo per la popolazione di Roccagorga che sale quassù con ogni mezzo nel mese di maggio. il sentiero che consente di raggiungere l'Eremo è, oggi, tappa di un più lungo e suggestivo percorso in grado di unire la cima rocchigiana al Monte della Semprevisa, il più alto dei Monti Lepini (1536 mt), attraverso il Monte Erdicheta e il Monte Pizzone, alto 1339 mt. Il panorama di cui si gode, una volta giunti alla cima di questi monti, è molto bello; nei giorni di sole è infatti possibile ammirare il mare e le isole pontine.